Eventi: èStoria “Date” XX Festival internazionale della Storia – Gorizia 20-26 maggio 2024

Un grande lavoro culturale con 84 appuntamenti gratuiti con il grande pubblico hanno riempito di storia la città del confine orientale

Di Fabrizio Dassano

“Date” è il titolo della ventesima edizione di èStoria, il festival che coinvolge la città di Gorizia. Adriano Ossola, ideatore e curatore del Festival ha affermato che “per affrontarlo è stato necessario individuare una traiettoria cronologica che coniugasse una certa coerenza storiografica con il linguaggio della levità e, occorre confessarlo, della casualità parlato dai Festival. Si è scelto di mettere assieme suggestioni derivate dalla Big History re alcuni momenti canonici dei nostri – ingiustamente vituperati – programmi scolastici”. Quindi Big bang e il 476 d. C., i dinosauri e il 1492, l’evoluzione umana e il 1789, l’Anno Mille e la Prima Guerra Mondiale, una riflessione sul tempo il cui incipit, Ossola lo dà con Le confessioni di Agostino d’Ippona.

Dal 20 al 26 maggio scorsi c’è stata una progressione di relatori che hanno riempito il ricchissimo calendario attraverso i luoghi della città: Teatro Verdi, sala storica UGG, aule dell’Università del polo S. Chiara, Sala Dora Bassi, Palazzo De Grazia, Trgovski Dom Mediateca Ugo Casiraghi, e Kinemax. Lectio e conversazioni hanno caratterizzato gli 84 appuntamenti gratuiti col pubblico. Da Davide Morassi sul morale degli eserciti della Grecia classica a Mimmo Franzinelli con Benedetto Croce e il fascismo, quindi a Sarajevo 28 giugno 1914 con Bruno Pascoli che parlava dell’attentato che cambiò l’Europa, la conversazione tra Paolo Ferrari, Giorgio Liuzzi e Alessandro Massignani sul decreto del 10 settembre 1943 di Hitler sull’amministrazione nazista del Friuli Venezia Giulia, Slovenia e parte della Croazia nell’Operazione Litorale Adriatico. Dario Mattiussi e Lucia German hanno discusso del libro di Metka e Boris M. Gombač, Cronache di ordinaria persecuzione dal confine orientale, Pierluigi Lodi ha invece conversato con Italo Cati autore de Il cuore di rincalzo. La Russia contemporanea è stato il tema della discussione tra Roberto Roveda e l’autrice dell’omonimo libro Giovanna Cigliano, la lectio di Nello Cristianini con 7 giugno 1954 ha parlato dell’opera di Alan M. Turing mentre Isaac Barasch ha conversato con Erwin Schmidl e Hew Strachan sul diario del medico ebreo dell’Imperial regio esercito asburgico in Diario di guerra dal fronte dell’Isonzo, mentre Massimo Favento e Fulvio Senardi hanno discusso la conquista di Gorizia il 9 agosto 1916 con due opere mai tradotte prima in italiano, sul punto di vista austro-ungarico di Alojzij Res e Iro Volkmar. Tommaso Piffer ha parlato sulle origini della Guerra Fredda tra il 1939 e il 1945.

Andrea Breard ha parlato del 210 a. C. data della morte di Qin Shi Huang il grande unificatore dei primi regni e sovrano assoluto della Cina, committente dell’esercito di terracotta. Cesare Santus, Giuseppe Trebbi e Armando Torno hanno dialogato sulla riforma del calendario di papa Gregorio XIII. Mimmo Franzinelli ha rievocato il centesimo anniversario dell’uccisione di Giacomo Matteotti. Giovanni Codevilla ha parlato del proprio libro Da Lenin a Putin. Politica e religione. Marcello Villani ha parlato del forte spagnolo di Fuentes nell’allora ducato di Milano con 70.000 cocci che hanno permesso di ricostruire il quotidiano in una fortezza del XVII Secolo. Se il tempo per fare le date va misurato, ecco l’intervento di David Rooney sulle meridiane dell’antica Roma fino agli smartwatch. Raoul Pupo con Štefan Čok e Stefano Bottoni hanno affrontato le date della guerra e della pace in Alto Adriatico, dal 1919 al 2004 passando per il 1947. Andrea Carandini ha presentato Il 21 aprile di un anno tra il 765 e il 750 a. C. e la sua vita di archeologo dedicata alla definizione della data fondante della cultura occidentale con la fondazione di Roma. Mario Calabresi ha parlato del potere dell’immagini con A occhi aperti, Mariangela Galatea Vaglioha portato il mito di Afrodite, mentre per i vent’anni di èStoria, due protagonisti del festival, Marco Cimmino e Mimmo Franzinelli hanno tracciato un bilancio. Tavola rotonda anche sulla notizia di Nova Gorica capitale della cultura europea 2005 che ha coinvolto la compagine italiana di Gorizia nella prossima avventura. Moltissimi ancora gli interventi di numerosi studiosi e testimoni del tempo come Tony Capuozzo, Marcello Flores, Marco Mantini, Marco Cappelli, Franco Cardini, Gianni Oliva e tanti altri ancora.

Oltre alla mostra di editoria anche un programma per èStoria Film Festival con pellicole che andavano da 1492 di Ridley Scott a Sweet Dreams di Enea Sendijarevic, a Il delitto Matteotti di Florestano Vancini, da Sekai No Okiku di Junji Sakamoto e molte altre.

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